Viviamo giorni e settimane difficili, di paura per la salute nostra e dei nostri cari.
Giorni e settimane in cui abbiamo dovuto cambiare le nostre più radicate abitudini e chiuderci in casa, tenendoci lontani gli uni dagli altri. Non era mai successo nell’epoca moderna.

Ogni emergenza mette in luce pregi e difetti del Popolo che la subisce e deve affrontarla.

Insieme alla preoccupazione, alla paura e alle tante notizie negative con le quali abbiamo dovuto fare i conti in questo periodo, noi vorremmo ricordare le cose positive che sono accadute in questi giorni e settimane.

Vorremmo ricordarle con una serie di post che riprendono notizie che probabilmente abbiamo visto scorrere velocemente sui nostri telefonini, o al telegiornale, in questi giorni in cui siamo stati inondati da un mare di notizie.
Per non scordarcele quando tutto questo finirà.
E magari per non dimenticarci che in mezzo a questo periodo buio c’è stato qualche raggio di luce che può diventare importante per il nostro futuro. Magari diverso dal recente passato.

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Il 20 marzo scorso viene lanciata l’operazione “medici per la Protezione civile” con la quale si cerca di creare una di 300 medici da mandare nei territori più colpiti dall’emergenza COVID-19.
Servono urgentemente medici a supporto delle strutture sanitarie regionali, impegnate duramente a fronteggiare un numero di ricoveri assolutamente straordinario che porta al limite la capacità di risposta del nostro Sistema Sanitario.
Il giorno dopo, sabato 21 marzo, la Protezione Civile raccoglie oltre . .

300 volontari richiesti per andare nelle zone più colpite a fare un lavoro pericoloso. E rispondono in quasi 8.000.
Non servono parole.
Orgogliosi di voi.