MAROSTICABILANDIA
Parliamoci chiaro: le fonti di informazione possono diventare una giungla.
Distinguere tra notizie vere e mezze verità – senza gli strumenti per poterlo fare – è come trovarsi in mezzo ad un fitto banco di nebbia: non sai mai bene cosa hai davanti. E questo è ancora più vero nella Marostica di questi ultimi anni.
L’Amministrazione in carica – che si appresta ad affrontare le elezioni fra pochi mesi – ha fatto L A R G O uso della comunicazione.
Ufficialmente, e legittimamente, per comunicare con la cittadinanza, ma in realtà anche – e a mio parere soprattutto – come strumento per costruire L’IMMAGINE di una Amministrazione efficiente, operativa. Per costruire una “NARRAZIONE”, come dicono quelli che parlano bene.
Una comunicazione massiccia e pervasiva, utilizzata fin dall’inizio del mandato, che col tempo ha enfatizzato molto alcuni elementi finalizzati a costruire quell’immagine di cui si parlava sopra. Ecco allora che:
la sistemazione di un ponte in via Boli a Crosara è un’opera frutto di una “PROGETTUALITÀ ALL’AVANGUARDIA”, come se i lavori fatti in precedenza fossero stati progettati da tecnici somari;
Il ripristino di un cedimento stradale di alcune decine di metri non è – appunto – un normale cantiere, ma diventa, per incanto e chissà perché, un MAXI CANTIERE;
la realizzazione di un’opera pubblica è preceduta, accompagnata ed infine presentata da UN DILUVIO DI POST su Facebook (spesso con annesso selfie del Sindaco, che male non fa)
uno all’affidamento dell’incarico di progettazione;
uno durante la progettazione;
uno quando presentano domanda per partecipare al bando;
uno quando acquisiscono il contributo;
uno quando iniziano i lavori;
uno durante i lavori;
uno all’inaugurazione dell’opera;
la pulizia periodica dei tombini – sempre fatta anche in passato – diventa “PREVENZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO”;
il prossimo cantiere nell’area dell’ex Ospedale – peraltro di competenza dell’ULSS 7 – è “MASTODONTICO”;
il trasferimento delle 10 classi dalle scuole elementari del capoluogo all’Oratorio di Santa Maria è “LA PIU’ IMPONENTE OPERAZIONE LOGISTICA” mai fatta nel Comune … dai tempi di Cangrande della Scala, pare di capire;
i lavori di Etra sul nostro territorio sono frutto della straordinaria “SINERGIA TRA COMUNE ED ETRA” (come se prima non ci fosse stata), e non normale attuazione del Piano d’Ambito adottato decenni fa dal Consiglio di Bacino Brenta;
se serve un nome per una palestra ecco che spunta “PALESTRA GRANDA”, giusto per non confonderla con la palestra “picinina” fatta dagli altri che c’erano prima.
E poi quasi tutte le notizie sugli interventi sono accompagnate dalla onnipresente frase: “un’opera attesa da molti anni dalla cittadinanza” oppure “lavori dimenticati dalle precedenti Amministrazioni”, oppure ancora “… F I N A L M E N T E viene realizzata quest’opera” . Ormai un marchio di fabbrica. Spesso una mezza verità, come evidenziato nella rassegna #fattinociacoe già pubblicata su questa pagina.
Gli obiettivi di questa comunicazione li capiamo, come ho scritto prima, ma tutta ‘sta solfa non sarà (un filino) eccessiva?
Un po’ di sobrietà ne abbiamo?
#amministrailpresente #immaginailfuturoAntonio Capuzzo
Consigliere Comunale
