La vicenda di Campo Marzio si è risolta positivamente.
Ora è il momento di fare qualche riflessione pacata su questa storia.
Determinante per Campo Marzio è stata la mobilitazione – massiccia e costante – degli abitanti del quartiere, e non solo. Mobilitazione che si è espressa sui social, con la creazione di un Gruppo Facebook che ha stimolato un dibattito cittadino, ma anche, e soprattutto, con la grande partecipazione alle riunioni convocate sul tema, e con una manifestazione in Campo Marzio.
La prima riflessione è dunque questa: la partecipazione dei cittadini può far cambiare le decisioni dell’Amministrazione Comunale che sembrano già definite e intoccabili. Come la decisione su Campo Marzio che la Maggioranza aveva confermato in Consiglio Comunale, nonostante l’opposizione dei Consiglieri di minoranza (e non solo).
La seconda riflessione riguarda i FATTI e i CONCETTI attraverso i quali si è articolata questa vicenda. Li elenco brevemente:
– Sindaco e Vicesindaco avevano deciso di utilizzare una parte del Campo Marzio come parcheggio in occasione del trasferimento della Scuola elementare presso il Patronato della Parrocchia di Santa Maria.
Erano i soli ad aver condiviso il progetto, come è stato detto e confermato in Consiglio Comunale. Loro due e basta. Un concetto curioso di condivisione delle decisioni pubbliche.
– I “dati tecnici” sulla base dei quali si giustificava la scelta del parcheggio in Campo Marzio – che venivano venduti come assoluti ed indiscutibili – non hanno impedito di trovare (in meno di 20 giorni) soluzioni alternative, rispettose di un luogo importante dal punto di vista ambientale e storico come Campo Marzio, e meno costose per i cittadini.
– Il Comitato di quartiere non era stato informato del progetto dell’Amministrazione. Non si è sentita la necessità di coinvolgere nella decisione un Comitato di quartiere che si occupa da quarant’anni della manutenzione ordinaria di Campo Marzio. Un singolare concetto di rispetto per i Cittadini.
– Di più. Il Comitato di quartiere non è stato ricevuto in Comune quando – uscita la notizia dell’intervento – ha chiesto un appuntamento al Sindaco. Un concetto “particolare” di capacità di ascolto.
– Con l’abbandono del progetto voluto dall’Amministrazione si risparmiano quasi 20.000,00 €, e si rispetta Campo Marzio. Purtroppo sono state impegnate risorse comunali, e spesi soldi, per un progetto discutibile che non è stato (fortunatamente) realizzato.
Pensarci e confrontarsi prima pareva brutto La terza riflessione è che a questa Amministrazione poco importa della partecipazione, del confronto.
Quello che importa è il consenso e la sua ricerca a tutti i costi. A maggior ragione ora, perché tra sei mesi ci sono le elezioni.
E se non ci fosse stata la formidabile, costante, ferma opposizione da parte dei cittadini… beh… state certi che oggi quel parcheggio all’interno del Campo Marzio ci sarebbe. Eccome. Cosa ci insegna la vicenda di Campo Marzio?
Che le persone contano, e quando si mobilitano cambiano le cose.
#amministrailpresente #immaginailfuturoAntonio Capuzzo
Consigliere Comunale
