Abbiamo già avuto modo di scrivere sulla recente approvazione del piano dell’illuminazione comunale che porterà ad un intervento complessivo su (quasi) tutto l’impianto di Marostica (https://www.facebook.com/notes/marostica-partecipa/approvato-lintervento-complessivo-di-efficientamento-e-adeguamento-dellimpianto-/395084628019332/).
Il piano dell’illuminazione approvato costituisce un completamento del PICIL (Piano per il contenimento dell’inquinamento luminoso) che ne ha dettato le linee guida e fissato gli obiettivi.

Nel capitolo 4.1 del PICIL vigente nel nostro Comune vengono indicate le priorità di intervento nel riassetto illuminotecnico del territorio comunale.
Si stabilisce, in particolare, che devono avere la precedenza (i) gli interventi sugli impianti potenzialmente critici sotto l’aspetto della sicurezza elettrica e/o della staticità delle installazioni, (ii) della sicurezza della illuminazione (intesa come cattiva illuminazione) e (iii) dell’impatto ambientale.
Al capitolo 1.8 si definiscono poi le estensioni di rete da realizzare per le zone del territorio non servite dall’impianto pubblico. Ne sono indicate 19 che rappresentano tutte le richieste di nuovi punti luce arrivate in Comune negli ultimi anni.

Sono state recentemente realizzate delle estensioni di rete in via Roveredo Alto e in via Salarola (parziale) e si è prevista la realizzazione di analogo intervento in via Prai, a Valle San Floriano. Tutti interventi previsti nel PICIL approvato a marzo del 2017.

Nel recente Consiglio Comunale del 29 luglio abbiamo chiesto le motivazioni che hanno portato a scegliere alcune estensioni di rete rispetto ad altre e di realizzarle al di fuori del piano approvato.

Il tema è tutt’altro che formale.
Sono molte le zone di Marostica che attendono le estensioni di rete. Solo per citarne alcune via Boscaglie, Via Maggiore Morello, Via Gobbe, via Costa, via Capitelli, via Cobalchini, ecc.
Proprio per individuare un criterio oggettivo – che non risolvesse i problemi in una zona e lasciasse scoperte le altre – nel PICIL era stato inserito un elenco di estensioni da realizzare, la cui priorità sarebbe stata poi definita in base a parametri oggettivi (ad esempio, numero di residenti serviti, pericolosità delle strade, ecc.).

La domanda posta in Consiglio Comunale non ha avuto risposta.

#amministrailpresente #immaginailfuturo

Giorgio Santini e Antonio Capuzzo
Consiglieri Comunali di “Impegno per Marostica”