Intervento di Antonio Capuzzo.

Il tema che devo trattare è strettamente collegato agli argomenti trattati dai Relatori che mi hanno preceduto.
Lo è con il tema del Comune e della sua funzione.
Il buon amministratore pubblico è quello che gestisce e amministra il presente, ma è soprattutto quello che immagina il futuro, cogliendone i segnali presenti già nell’oggi che viviamo e cercando di fare in modo che la sua Comunità arrivi preparata a quel futuro.
E il collegamento c’è anche con il mondo del volontariato. La cura degli anziani è, a nostro parere, uno dei metri con i quali si misura la civiltà di un popolo che vuole essere Comunità.

Vado subito al punto: noi proponiamo il recupero graduale dell’area dell’ex Ospedale di Marostica per realizzare interventi abitativi a favore degli anziani e delle persone in stato di disagio abitativo.
Abbiamo preparato un video dell’area con un audio che racconta brevemente la storia dell’ex Ospedale.

Link del filmato dell’area.

Cosa è successo dopo la trasformazione dell’Ospedale Civico Prospero Alpini in Centro Socio-Sanitario, avvenuta alla fine degli anni 90 del secolo scorso?
Lo vediamo subito.

Cominciamo dalla consistenza dell’area:
Dimensione dell’area: oltre cinque ettari
Numero di edifici presenti: 10
Totale metri di costruito: 92 mila metri cubi

Come viene utilizzata l’area oggi?
Servizi socio/sanitari attivi: Sede Distretto Socio – Sanitario 1 con ambulatori e servizi
Servizio veterinario
RSA con 20 posti in trasformazione URT (Unità Riabilitativa Terapeutica)
RSA disabili e allettati (12 + 8 posti)
Ospedale di Comunità (20 posti)
Centro Diurno Il Raggio Verde
Comunità alloggio residenziale disabili (8 posti)

Sono inutilizzate: Casa di salute psichiatrica: 14.760 mc
Cucine – Casa Suore – Dormitorio: 8.500 mc
Lavanderia (parzialmente) – Obitorio: 10.920 mc
Ex Convento di San Rocco: 6.620 mc
Vecchi uffici amministrativi: 2.480 mc
Ex Portineria (parzialmente): 180 mq

I motivi che stanno alla base della nostra proposta sono:

In generale

(i) Situazione demografica
I dati che abbiamo a disposizione dimostrano che siamo di fronte ad un progressivo ed evidente invecchiamento della popolazione.
Al 1° gennaio 2018, il 22,6% degli italiani ha un’età superiore o uguale ai 65 anni, contro una media europea del 19,4%, mentre solo il 13,4% ha meno di 15 anni. L’età media della popolazione ha oltrepassato i 45 anni.
E a Marostica come va?
Non ci discostiamo da questa tendenza.
3.012 nostri concittadini hanno più di 65 anni, mentre 1.901 ne hanno meno di 14, con un indice di vecchiaia di 158,4. E nel 2017 abbiamo registrato un saldo naturale negativo di 31 unità.

(ii) Numero medio dei componenti della famiglia
I nuclei familiari diventano sempre più piccoli. Negli ultimi vent’anni il numero medio di componenti della famiglia italiana è sceso da 2,7 (media 1995-1996) a 2,4 (media 2015-2016) e aumentano le famiglie composte da una sola persona (dal 20,5 al 31,6 per cento), mentre si riducono quelle di cinque o più componenti (dall’8,1 al 5,4 per cento).
Sappiamo tutti quale è stata quale funzione svolta dalle famiglie nell’assistenza agli anziani che certamente, con la diminuzione del numero di componenti dei nuclei familiari, non potrà più essere svolta in futuro con la stessa intensità.

Nello specifico

(i) L’area era di proprietà dell’Ospedale di Marostica, prima di essere trasferita al Comune con vincolo di destinazione alla costituenda ASL. Ci sembra corretto che, in qualche modo, venga usata per fornire servizi utili alla nostra Comunità e non solo, perché potrebbe servire anche le zone limitrofe.
(ii) L’area è collocata in posizione centrale. Gli ospiti della struttura potrebbero beneficiare dei servizi dell’Ospedale e, allo stesso tempo, potrebbero raggiungere comodamente il centro senza difficoltà.
(iii) Si tratta di riusare e recuperare un’area già edificata. Riutilizzarla significa evitare altro consumo di suolo in sintonia quindi con la normativa, sia nazionale che regionale, che ha indicato chiaramente questa strada per tutelare il nostro ambiente.
(iv) E’ una proposta alla quale è possibile affiancare altri servizi necessari alla nostra Comunità, come ad esempio, spazi dedicati alle tante associazioni presenti nel territorio, in particolare a quelle che operano nel settore del volontariato.

La proposta

Proponiamo che l’area venga destinata in via prioritaria a strutture e servizi per anziani, sviluppando una parte di alloggi per anziani autosufficienti, ed in generale per le persone in stato di disagio abitativo.
In concreto, la nuova organizzazione residenziale proposta punta a recuperare una rete sociale e i valori di solidarietà e collaborazione reciproca tra persone che vivono a pochi metri di distanza le une dalle altre, coniugandoli con forme di assistenza condivise.

Gli alloggi protetti per anziani autosufficienti sono nati come variante sul tema del co-housing.
Si tratta di una formula abitativa nata nel Nord-Europa negli anni ’70, che prevede per gli anziani, soli o in coppia, un proprio alloggio individuale e spazi comuni con i vicini (lavanderia, sala lettura, sala da pranzo), in piccole strutture collocate vicino ai servizi essenziali, come, ad esempio, il centro socio-sanitario.
Si tratta di una formula che può creare un ciclo virtuoso sotto molti profili. Condividendo spazi e servizi in maniera collettiva, si ottengono, infatti, notevoli risparmi sia dal punto di vista economico che ambientale, e recenti studi sulle esperienze già avviate dimostrano che gli ospiti hanno una migliore qualità della vita.

A questo proposito abbiamo raccolto una serie di esperienze concrete che sono già operative in Italia, molte delle quali anche non lontano da Marostica. (Inserire link sugli esempi concreti di questo tipo di interventi realizzati in l’Italia)

Come raggiungere l’obiettivo

Nei prossimi mesi coinvolgeremo tutte le Istituzioni che possono concretamente contribuire:
– l’Amministrazione Comunale di Marostica
– la ULSS n.7 Pedemontana
– la Regione Veneto
– le Istituzioni pubbliche preposte agli interventi abitativi
– Il Terzo settore e il volontariato
– le Fondazioni ed Istituzioni di assistenza degli anziani
– la Cooperazione sociale.

Solleciteremo tutte le realtà associative del nostro territorio attive nell’ambito del volontariato per verificare più approfonditamente le esigenze sociali a cui rispondere con l’intervento sull’area dell’ex-Ospedale.
Creeremo quindi un gruppo di lavoro che avrà come scopo quello di approfondire il tema e di preparare una proposta condivisa, che potrà anche costituire la base per un concorso di idee.
Vi invitiamo a partecipare.
Grazie.