L’Amministrazione ha indetto qualche giorno fa un bando che consente di mantenere la proprietà comunale dell’impianto natatorio di via Ravenne.
Una buona notizia.
C’è qualcosa però che l’articolo del Giornale di Vicenza non dice.
E cioè che il 27 febbraio scorso in Consiglio Comunale avevamo proposto proprio la soluzione del PPP (Partenariato Pubblico Privato) ovvero una sorta di partnership, un patto tra un soggetto pubblico e uno privato, per gestire la piscina e fare gli investimenti necessari. La vendita deve restare l’ultima delle opzioni possibili, e certamente la meno auspicabile. La Maggioranza invece, del tutto inspiegabilmente – e ora possiamo dire anche sbagliando volutamente – aveva scelto la via della vendita diretta dell’impianto.
La conseguenza è che l’asta per la vendita della piscina, poi andata deserta, ha diminuito il valore del bene e si sono persi mesi preziosi durante i quali si sarebbero potuti fare i lavori necessari per la manutenzione straordinaria dell’impianto consentendo la più rapida riapertura della struttura.
Si perso tempo, si è sprecato denaro pubblico per pagare dipendenti dedicati ad attività inutili finalizzate alla vendita, si è creato un clima di tensione e preoccupazione in Città.
A che pro
Speriamo ora che il bando porti all’individuazione di un soggetto capace e serio che si impegni nel rilancio della struttura. Questo è l’interesse di tutti.
I Consiglieri Comunali
Giorgio Santini
Antonio Capuzzo