Bello l’incontro di domenica scorsa 19 settembre a Lusiana con Luca Mercalli, climatologo e divulgatore scientifico sul tema dei cambiamenti climatici.
Un’ora e mezza passata molto velocemente attraverso una serie di dati snocciolati con la competenza di chi da una vita studia il problema e fa conferenze.
Ne ricordiamo solo alcuni che possono aiutarci a declinare questo tema in chiave locale.
Tutti abbiamo visto, e vediamo, i danni fatti dalle intense precipitazioni che colpiscono il nostro territorio. Situazioni che sistematicamente si ripetono con intensità crescente negli ultimi anni e che rimandano a due parole: cambiamento climatico.
Ci si può arrabbiare, dare la colpa al Comune, alla Regione, allo Stato che non hanno fatto questo o quell’intervento sul territorio, ma alla fine occorre ragionare sulle cose da fare per tentare di affrontare il problema, o perlomeno per limitarne gli effetti dannosi. Ed occorre partire da questo dato di fatto: il principale responsabile dell’aumento delle temperature medie che stiamo sperimentando è la produzione di CO₂, ovvero i residui della combustione, in particolare dei combustibili fossili che stanno alla base del nostro modello di sviluppo.
Secondo l’accordo di Parigi sul clima del 2015 entro il 2050 dovremo raggiungere la carbon neutrality, ovvero “azzerare / “neutralizzare” le emissioni di CO₂ per rendere le nostre attività non impattanti verso il clima (carbon free).
Come ha detto Luca Mercalli, il raggiungimento di questo obiettivo dipende al 50% da noi, dalle nostre abitudini quotidiane e dal nostro stile di vita, e per il 50% da politiche pubbliche fatte dalla Comunità Internazionale, dai Governi, dagli Enti Locali.
Anche l’Italia, essendo uno Stato membro dell’UE, ha i suoi obblighi da rispettare entro il 2050. A vari livelli stanno partendo numerose iniziative che puntano alla carbon neutrality di interi territori.
Con una serie di articoli che usciranno nelle prossime settimane vorremmo occuparci di quel 50% che dipende dalle politiche pubbliche, ed in particolare di quello che possono fare gli Enti Locali, e quindi il nostro Comune di Marostica.
Cosa può fare, in concreto, il Comune di Marostica per limitare i danni derivanti dall’innalzamento delle temperature?
I prossimi post, che verranno contraddistinti con l’hashtag #Sostenibilitàinconcreto, cercheranno di occuparsi di questo.
Pronti per partire?
Continua…