E’ stata discussa nel Consiglio Comunale del 29 luglio scorso la nostra mozione (qui il testo: https://drive.google.com/open…) con la quale chiedevamo di revocare, per motivi di opportunità, la determina n. 473 del 6/6/2019 che ha prorogato l’affidamento a S.E.S.A. S.p.a. del servizio raccolta rifiuti nel nostro Comune fino a maggio 2021.

In data 18 giugno avevamo presentato la richiesta di convocazione di una Commissione Ambiente nella quale l’Amministrazione avrebbe potuto motivare le ragioni della scelta.
Abbiamo atteso un mese per la convocazione.

Non ricevendo alcuna risposta, abbiamo presentato la mozione.

In Consiglio Comunale la mozione è stata respinta.

Riteniamo che restino sul tavolo alcune questioni importanti:

1. l’Amministrazione Mozzo ha prorogato un contratto pubblico un anno prima della sua scadenza naturale con l’unica motivazione che “S.E.S.A. ce l’aveva richiesto”. Tale scelta – del tutto inusuale – è difforme da quanto finora fatto dal Comune di Marostica per situazioni analoghe e non trova alcuna giustificazione.

2. Secondo notizie riportate dalla stampa il responsabile delle relazioni esterne di S.E.S.A. Fabrizio Ghedin avrebbe offerto 300.000 euro a dei giornalisti per “pilotare” un’inchiesta giornalistica sulla S.E.S.A. stessa (qui il video: https://www.youtube.com/watch…).
Sulla base di questa notizia – nel giro di 24 ore – è stata risolta la consulenza che il Ghedin aveva con la Sottosegretaria all’Ambiente Vannia Gava (Lega).

3. Secondo notizie riportate dalla stampa la Procura della Repubblica di Padova ha dato ordine alla Guardia di Finanza di procedere con le indagini preliminari per accertare se quanto riportato dall’inchiesta giornalistica corrisponda a verità.

4. Nel caso in cui venissero presi dei provvedimenti giudiziari contro S.E.S.A. per le ipotesi di reato configurabili ci sarebbero ripercussioni sulla sua capacità operativa, e quindi sulla possibilità rispettare la proroga del contratto sottoscritto con il Comune di Marostica.

Ma la questione fondamentale è una. Molto semplice.

La proroga era una facoltà dell’Amministrazione, non un obbligo.
Quindi è una scelta.
A nostro parere sbagliata.

Per quanto riguarda il nostro Gruppo Consiliare non si proroga un contratto pagato con i soldi dei cittadini con questi presupposti e in queste condizioni.

#amministrailpresente #immaginailfuturo

Giorgio Santini e Antonio Capuzzo
Consiglieri Comunali di “Impegno per Marostica”