Il Piano di assetto del territorio (PAT) serve per normare le trasformazioni urbanistiche e edilizie del territorio comunale avendo come finalità la promozione e realizzazione di uno sviluppo sostenibile e durevole, finalizzato a soddisfare le necessità di crescita e benessere dei cittadini, senza pregiudizio per la qualità della vita delle generazioni future, nel rispetto delle risorse naturali.

Per motivi diversi entrambe le precedenti Amministrazioni non sono riuscite a concludere l’iter previsto per la sua adozione, pur avendo compiuto una parte importante del percorso necessario, come, ad esempio, il completamento del necessario quadro conoscitivo (a es. il Piano delle acque) e diversi piani collegati (PICIL, PAES, Studio sul traffico).

E’ nell’interesse di Marostica approvare prima possibile un buon piano di assetto del territorio perché in questi anni sono profondamente cambiate le condizioni generali e di contesto ma soprattutto gli indirizzi normativi regionali in materia paesaggistica, di ‘varianti verdi’ e di consumo del suolo. Cambiamenti che consigliano la predisposizione di un PAT, e dei connessi Piani di intervento (PI), orientati al restauro, alla riqualificazione e alla rigenerazione dei territori e dei paesaggi marosticensi.

Abbiamo fatto presente queste esigenze nel Consiglio Comunale del 22 dicembre scorso, ma la maggioranza ha respinto la nostra richiesta di fissare un termine – il 2019 – per approvare il Piano di assetto del territorio.

Nel programma elettorale della Lega in merito al PAT si scriveva “Ormai da anni si parla del PAT di questa città ma ad oggi ancora nulla si è mosso. Il PAT fa riferimento ad una Legge del 2004, siamo nel 2018 e crediamo sia oramai indispensabile procedere con l’adozione del nuovo Piano Urbanistico.”

Tanta decisione e sicurezza pareva essere foriera di una rapida approvazione del PAT. Viene in mente una canzone di qualche anno fa che nel ritornello ripeteva: “Tranquilli, siam qui noi …”.

E’ passato quasi un anno dall’insediamento della nuova Amministrazione e – riprendendo il programma elettorale della Lega – sul PAT “ancora nulla si è mosso”.
Non una riunione, una convocazione della commissione urbanistica, un accenno sulla stampa.
Il PAT è sparito dai radar, inghiottito nel triangolo delle bermude delle mille incombenze quotidiane.

In effetti, una differenza rispetto al passato c’è: nel programma elettorale della Lega si metteva in evidenza che del PAT si parlava da anni senza arrivare ad alcun risultato concreto. Ora, con loro in Amministrazione, non se ne parla proprio più.

#amministrailpresente#immaginailfuturo

Giorgio Santini e Antonio Capuzzo
Consiglieri Comunali di “Impegno per Marostica”