Lasciando da parte l’aspetto del termine in sé, avendo già trattato in questa pagina circa l’opportunità del suo utilizzo sulla cartellonistica pubblica, vorrei scrivervi di quanto è emerso in seguito a un modesto sondaggio di qualche tempo fa e di quale sia il mio pensiero in merito.
Quando lessi la notizia rilasciata a novembre scorso sul GdV dal nostro sindaco, dove anticipava tale strategia contro la lotta all’abbandono dei rifiuti, pur nutrendo seri dubbi circa la sua efficacia, mi venne in mente di fare un sondaggio nei gruppi cittadini che avevano già adottato da diverso tempo a medesima strategia(?). Ne trovai circa una dozzina e, dopo aver spiegato la mia intenzione di volerne far parte a solo fine statistico, in alcuni di questi mi accettarono. Con mia sorpresa scoprii che il comune “apripista” era Altamura, in provincia di Bari, che dall’estate 2010 cominciò con l’installazione di un cartello tal e quale a quello che troviamo ora nel nostro territorio, cambiava soltanto l’epiteto usato. Del resto in Puglia non si usa di certo “mona” per dar dello stupido a qualcuno. Veggiano (PD) e Badia Polesine (RO) furono altri due comuni di cui i cittadini contribuirono a darmi il loro feedback sul tema rifiuti.
Dopo qualche giorno, agglomerando i numeri scaturiti dai vari sondaggi, ebbi la conferma di quanto pensavo: il risultato era da considerarsi pressoché fallimentare.
Anche dopo diversi anni dalla comparsa dei cartelli nelle “zone calde”, i cittadini stessi che riscontravano al tempo un oggettivo problema di abbandono dei rifiuti, chiedendo loro se ne percepissero oggi un’attenuazione, risposero in tal modo:

NO: 133 (84%)
NON SO: 16 (10%)
SI’: 10 (6%)

Una parte di questi sondaggi puoi consultarla ai seguenti link: L1L2L3L4

Ritenendo basilare l’essere pragmatico per ottenere risultati concreti, per centrare il target di un’efficace lotta contro questo spinoso problema, mirerei piuttosto ad altri mezzi e soluzioni. Applicando strategie funzionali, miscelate con la competenza, la conoscenza e il rispetto, forse i risultati si starebbero già vedendo.
Guardando ad Amministrazioni non così lontane da noi, puntare all’installazione di un sempre maggior numero di telecamere, può, come nel caso di Malo, aiutare a pizzicare diversi trasgressori, fornendo pure un maggior livello di sicurezza in generale.
Ove non sia possibile per ragioni tecniche adottare questa soluzione, si può sempre far ricorso a fototrappole che non richiedono alimentazione elettrica. Lo scorso anno questa è stata una scelta attuata a Sarego.
Ultimo tra i Comuni che hanno adottato questa soluzione è il più vicino Cartigliano, quando proprio pochi giorni fa è passata una mozione su questa proposta.
Sempre a Cartigliano vorrei far presente come la convenzione con le Guardie Ecozoofile dopo soli sei mesi abbia dato ottimi risultati in merito alla lotta contro l’abbandono dei rifiuti, identificando già tre autori di questi incivili comportamenti, elevando contravvenzioni di 600€ ad ognuno di loro.
Anche a Marostica da tre anni si rinnova una convenzione simile con Italcaccia, in questo campo però ho saputo che i risultati non sono stati ancora così evidenti. Mi auguro comunque che possa dare i suoi frutti nel tempo a venire.
Infine, osservare come Schio abbia puntato su una cooperazione sinergica stipulando accordi con più associazioni, coprendo così tutto il territorio comunale, mi fa presupporre che vi sia un buon esito sul lavoro svolto..
Tornando ai fatti di casa nostra, dopo i numerosi articoli usciti a distanza di pochi giorni dalla comparsa dei noti cartelli, andare a rileggere in uno di questi il compiacersi del vicesindaco per l’auspicato risalto mediatico che ne è scaturito, dove affermava che “il messaggio forte sta lasciando il segno”, mi sorprende ancora. Lascia il segno di cosa? Intanto dell’ombra che proietta al suolo, suppongo, perché non colgo proprio quale conversione comportamentale possa essersi verificata.
Anzi, alla luce delle ultime evidenze, la trovata sembra essersi rivelata un “colpo de mona”, per restare in tema.
Credere che insultare motivatamente con una parola, perché di uso comune nel nostro dialetto, abbia qualche sorta di potere taumaturgico nei confronti del trasgressore di turno, lo trovo personalmente ridicolo.

#amministrailpresente #immaginailfuturo

Livio Costacurta