Il Giornale di Vicenza – 13 Novembre 2018

La pulizia dei portici non spettava al Comune

In Consiglio comunale il clima si è fatto ancora più teso con la discussione di un’interrogazione del gruppo di minoranza “Impegno per Marostica” sulla pulizia di fondo di portici e marciapiedi del centro storico che a fine agosto il Comune ha commissionato a una ditta esterna in vista della Partita a scacchi. Nello specifico, i consiglieri Giorgio Santini e Antonio Capuzzo (Impegno per Marostica) hanno chiesto spiegazioni circa le intenzioni, dichiarate dall’Amministrazione, di ripetere periodicamente l’intervento di pulizia sollevando il dubbio se ciò sia compatibile con l’attuale regolamento edilizio”. Al terzo comma dell’articolo 69 del regolamento si legge, infatti, che interventi di manutenzione e pulizia dei marciapiedi di portici e marciapiedi (di proprietà privata, ma su cui vige la servitù di pubblico passaggio) sono a carico del proprietario frontista. Per rispondere al gruppo di minoranza, il sindaco fa appello però al quarto comma del regolamento che cita, fra gli oneri del Comune, oltre a quelli legati all’impianto di illuminazione e all’utilizzo di energia elettrica, anche quelli derivanti dall’uso pubblico di portici e marciapiedi. «Gli interventi di pulizia straordinaria che il Comune si riserva di fare – ha spiegato il primo cittadino – sono connessi e commisurati all’uso pubblico intensivo in alcuni momenti dell’anno. Ciò non vuole sollevare il privato dall’incarico dalla pulizia ordinaria del passaggio, bensì ragionevolmente evitare che il fondo servente sia gravato da un onere eccessivo. In campagna elettorale i commercianti hanno rivolto a tutti i candidati sindaci richieste per rilanciare la città.
Tutti eravamo concordi che la città necessitasse di maggiore ordine e pulizia. Questa Amministrazione si è prodigata per farlo in breve tempo. Vista l’interrogazione, mi chiedo a questo punto se per il gruppo “Impegno per Marostica” fossero solo promesse elettorali». «Attacchi fuori luogo – ha risposto Santini – Allora va modificato il regolamento».